Mancano ormai 9 giorni alla 2ª prova dei Campionati Italiani di corsa in montagna che andrà in scena a Cortina. Questa volta il percorso sarà di sola salita con partenza dal centro di Cortina ed arrivo al Rifugio Pomedes. Poco più di 10 km ed un dislivello positivo di 1200 metri.
Era da due/tre anni che mi era venuta l’idea di correre alcune gare di salita, soprattutto come allenamento per le gare su strada più pianeggianti. Ogni volta, però, ci sono sempre appuntamenti più importanti. Quest’anno, visto il calendario, ho voluto fortemente chiedere al coach Giorgio di lasciarmi partecipare, soprattutto perché a fine luglio un bel allenamento di salita non fa mai male.
In questo periodo non ho comunque finalizzato questa disciplina proprio perché mi servirà come preparazione per le gare di settembre. Infatti, dopo alcuni 5000 e gare su strada, giovedì scorso ho gareggiato un 3000 a Brugherio (MI) in occasione di un meeting interregionale serale. Avevo scaricato un po’ di più rispetto al solito e sono arrivato molto carico mentalmente e fisicamente. I compagni di squadra mi hanno chiesto se potevo dare una mano anche io tirando almeno un 500 a testa. Però, visti i loro tempi sui 1500 tra 3’47” e 3’50”, volevano correre sugli 8’15″/8’20” ed io pensavo di correre intorno a 8’40” o appena sotto così ho detto che non avrei aiutato per non rischiare di sballare tutta la gara e non finirla. Allo sparo mi sono trovato i mezzo al gruppo ed ho cercato subito di portarmi sotto a quello che poteva essere il treno giusto. Al passaggio del 1000 sento un 2’48” e le sensazioni sono ottime. Ogni buco che si forma riesco a chiuderlo bene forse anche grazie al vento che da un lato soffia e rallenta un po’ l’azione di chi sta davanti. Ai 1900 metri passo il compagno di squadra Luca Leone (che chiuderà in 8’30”) e mi porto sotto agli altri due atleti allenati da Rondelli che quest’anno sono andati forte sui 1500, Andrea Ghia (Cus Genova) e Marco Losio (FreeZone). Al 2000 Andrea sente un 5’40” e, avendo programmato un passaggio più forte, decide di fermarsi. Passo Marco (che si fermerà un giro dopo) e mi attacco a quelli davanti. Capisco subito di poter fare un ottimo tempo e cerco di non mollare. A 700 metri dal traguardo passo un giovane atleta andando dietro a chi mi precedeva. Al suono della campana continuo a spingere molto forte e solo negli ultimi 50 metri mi indurisco un po’ facendomi passare da quel giovane che avevo passato alcune centinaia di metri prima. Chiudo il 1000 finale in 2’45”, ultimo 400 in 65″ con un ottimo 8’25″84 (terzo tempo di sempre a soli 6 secondi dal PB) in sesta posizione.
Avrei voluto trovare un buon 5000 da poter correre sui 14’30” ma, per problemi lavorativi, non ho potuto recarmi a Trento (dove hanno corso su quei tempi), e quello corso ieri sera a St. Christophe (AO) abbiamo optato, con coach Giorgio, di non correrlo visto che avrei dovuto tirarlo tutto io.
Così abbiamo pensato di allenarci due settimane e poi andare a fare la salita di Cortina.
Spero comunque di fare una bella gara e di divertirmi nonostante non sia più il mio terreno ideale. Ma non bisogna mai partire pensando di non essere all’altezza. Anzi, bisogna sempre dare il massimo ed ogni risultato che arriverà sarà una bella esperienza.
Ciao a tutti e ci sentiamo domenica prossima, se tornerò intero da quel rifugio